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lunedì 14 febbraio 2011

GUCCI

Gucci nasce come azienda specializzata in pelletterie artigianali nel 1921. Il fondatore è Guccio Gucci che acquista uno spiccato senso del gusto e dello stile lavorando in alberghi rinomati di alcune importanti capitali europee. Tornato a Firenze, comincia ad aprire, a poco a poco, una serie di piccoli negozi che producono pelletterie comuni, ma anche articoli da viaggio e per l’equitazione. I marchi della casa faranno sempre riferimento all’ambito equestre: il morsetto e la staffa prima, un nastro verde-rosso-verde ispirato dal sotto-pancia della sella poi.
La fama di Gucci si espande presto, e nel 1938 apre una boutique a Roma, in via Condotti. È la fantasia di Gucci che permette alla sua azienda di sopravvivere al periodo autarchico utilizzando materiali come lino, canapa, juta e bambù, meno costosi del pellame. Nel 1945 la Gucci diventa una s.r.l. e comincia ad esportare negli Stati Uniti, dopo essersi affermata in Europa.
Ad uno ad uno nascono e si sviluppano meglio i "capisaldi" del marchio: la prima borsa con il manico di bambù nel 1947, il mocassino con il morsetto intorno al 1952-1953, il foulard Flora nel 1966, creato da Rodolfo Gucci e Vittorio Accornero de Testa per Grace Kelly. Nasce il logo GG, dalle iniziali del fondatore, usato per ornare la GG canvas, una canapa nota per l'estrema resistenza e usata per la produzione di borse, cinture e altri accessori. Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Maria Callas, Wallis Simpson duchessa di Windsor, scelgono articoli Gucci.
Dagli anni sessanta in poi, Gucci apre boutique anche in Asia, con quelle di Tokyo e di Hong Kong. Nel 1982 l’azienda diventa una società per azioni. Nel 1990 Tom Ford diventa responsabile del settore abbigliamento donna, nel 1994 viene nominato responsabile creativo dell’intera produzione e rilancia la griffe sull'orlo della bancarotta. Nel 1999 la maison rileva l'etichetta Yves Saint Lauren creata dall'omonimo stilista che poi chiuderà nel 2002. Nel 2007 la stilista Frida Giannini dirige la casa di moda.
Da molti anni la proprietà della casa di moda non è più italiana ma del gruppo francese PPR, che opera nel settore del lusso ed è il principale concorrente della LVMH, anch'essa francese.
Nel 2007 il rapper americano Soulja Boy ha dedicato una canzone ai capi di vestiario Gucci, chiamando la canzone stessa Gucci Bandana.
Frida Giannini ha scelto nel 2008 la cantante barbadiana Rihanna per rappresentare la sua linea autunnale.

GUCCI



GUCCI ANNI '80
per info sull'occhiale lob.boscoreale@hotmail.it

GIVENCHY




Givenchy Vintage anni '70  misura 57 [] 14
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Givenchy è un'azienda francese che produce capi di abbigliamento, accessori, profumi e cosmetici.
Fu il designer Hubert de Givenchy a fondare il brand nel 1952, per poi ritirarsi dall'attività nel 1995, e lasciare il proprio posto a John Galliano, che però fu sostituito dopo breve tempo da Alexander McQueen.
Nel 2001 il progettista Julien MacDonald è stato nominato Direttore Artistico per la linea donna, mentre nel 2003 Ozwald Boateng è stato nominato il progettista per la linea uomini.
La più celebre testimonial del marchio è stata Audrey Hepburn, grazie anche al film Colazione da Tiffany in cui l'attrice indossa un tubino nero della maison diventato ormai un classico e capo di culto. Sempre per Audrey Hepburn, Givenchy realizzò il profumo L'interdit.

Mila Schon




Mila Schon vintage anni '70 misura 58 [] 15
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Mila Schon vintage anni '70 misura 54[]16
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Mila Schon
Biografia

1916 - Il 28 settembre 1916 Maria Carmen Nutrizio nasce a Trau, città di una piccola isola in Dalmazia. Frequenta le scuole a Trieste fino a 18 anni e poi si trasferisce a Milano. Sposa Aurelio Schön, commerciante di preziosi, nel 1946.

1958 – Milano, apre il primo atelier in via San Pietro all’Orto, 26.

1965 – Si trasferisce in via Montenapoleone, 2. Viene invitata dal Marchese Giorgini a sfilare a Firenze a Pitti nella celebre Sala Bianca con la collezione “Onda”.

1966 – Riceve a Huston il “Fashion Oscar” per il colore conferito da Neiman Marcus. New York, Hotel Plaza, Truman Capote organizza in suo onore un Gran Galà con Lee Radzwill, Marella Agnelli che indossano abiti di Mila Schön. Le viene conferito il premio “5 stelle” per l’abito più bello.
Sfila a Palazzo Grassi alla manifestazione internazionale di “Venezia Moda 66”.

1968 – Omaggio a Noland e riceve il premio “The Martha Award” U.S.A.

1969 – Capri, a “Mare Moda” riceve il premio il “Tiberio d’oro”, con gli stampati ispirati ai mobil di Calder.
Nasce la linea d’Alta Moda pronta che sfila a Firenze. Crea le nuove divise per le hostess dell’Alitalia.

1970 – Apre la boutique di Roma. Presenta la collezione “Persiana”, abiti da sera fittamente ricamati.
Riceve a Campione d’Italia il premio “Premio Nazionale Personalità”.
Palm Beach, sfila per il 25° anniversario di Martha.

1971 – Crea le linee prêt-à-porter donna e uomo (“Uomo Schön”) e sviluppa .una linea di accessori.

1973 – E’ uno dei primi marchi “Made in Italy” ad entrare nel mercato giapponese.

1974 – Riceve il premio per la moda 30a edizione “Maschera d’Argento”.

1980 – Riceve a Città del Messico il premio “Semana Internacional de la Moda”.

1983 – Roma, si celebrano con una collezione di capi storici ed attuali d’Alta Moda i 25 anni della Mila Schön, al Ninfeo di Valle Giulia. Mostra itinerante in Giappone “Moda Italiana 1920-1980”.
New York, mostra “40 years of Italian Fashion”.

1985 – Il Presidente della Repubblica , Francesco Cossiga, nomina Mila Schön “Commendatore della Repubblica”. Riceve la “Stella di Michelangelo” dalla Camera Nazionale della Moda e il premio “Visione Moda-Costume” dal Comune di Venezia.

1986 – La multinazionale giapponese Itochu entra a far parte del capitale dell’azienda.
Il Consiglio Provinciale Milanese conferisce il premio “Riconoscenza” per il contributo dato allo sviluppo della città.

1989 – Parigi, sfila l’Alta Moda.

1990 – Roma, ultima sfilata d’Alta Moda con abiti storici “Tra arte e Alta Moda”, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, omaggio a Noland, Fontana, Mondrian e Calder. Parigi, premio “The Best”.

1992 – Cede il marchio Mila Schön alla Itochu Corporation.

1994 – New York, “the Italian Metamorphosis 1943-1968”, Guggenheim Museum.

1997 – Premio per la moda, 46° edizione “Maschera d’Argento”.

1998 – Un team di giovani stilisti entra a far parte dello staff creativo dell’ufficio stile della casa.
New York, partecipa alla mostra “Cubism and Fashion”, Metropolitan Museum.

1999 – L’Itochu Corporation stipula un contratto di licenza con la Mariella Burani per il mercato Europeo .

2003 – New York, partecipa alla mostra “Fashion, Italian Style” al Fashion Institute of Technology.
 Roma, 13 luglio – 20 ottobre, mostra antologica “La Signora dello Stile, Mila Schön” all’Auditorium Parco della Musica e al Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative e Costume e Moda dal XIX al XXI secolo.

2007 – La Brand Extension srl rileva il contratto di licenza dalla Mariella Burani con lo scopo di rilanciare il marchio.


2008
Febbraio – Bianca Gervasio viene nominata direttore creativo del marchio. Prima sfilata di rilancio del marchio a Milano.

Maggio –La Città di Milano conferisce il premio “Milano Donna 2008” alla Sig.ra Schön.

Luglio – Alta Roma presenta il Docu Film “50 Mila Schön” in occasione del cinquantesimo anniversario del marchio.

Settembre – Il 5 settembre, la Sig.ra Schön, fondatrice del marchio, scompare all’età di 91 anni.

Settembre – La città di Milano rende omaggio a Mila Schön con la mostra “50 Mila Schön, Linee, Colori, Superfici”, a Palazzo Reale, dal 19 settembre per un mese. Sfilata PE09 nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale.

Vintage: oggi amato più che mai

Vintage:uno stile unico…e imitato!
La parola vintage deriva la francese “vendemmia” e si riferisce (per associazione di idee) all’ invecchiamento del vino che lo rende più buono e pregiato. Gli oggetti catalogati in questa categoria devono avere almeno 20 anni, si parte dagli anni 20-30 fino ad arrivare agli anni 90. Lo stile vintage è caratterizzato da oggetti che si identificano con la storia di quella determinata epoca e che, solitamente, hanno una qualità maggiore rispetto alle produzioni odierne che, in genere, puntano di più sulla quantità e al limite sull’ immagine piuttosto che sulla bontà della fattura e sulla durata.L’ attualità e paradossalmente il distacco del vintage dall attuale produzione sta nel fatto che all incirca dagli anni 70 la moda ha iniziato a ripetersi ciclicamente tanto che oggi sappiamo che presto o tardi useremo ancora i vestiti e gli accessori di decenni fa, ad esempio se si è ancora ragazzi, quelli dei genitori. Ma allora perchè comprare e utilizzare imitazioni di questo stile quando ci si può affidare alla qualità degli oggetti del passato? Questo è il punto fondamentale del successo vintage.
Un’ aspetto “meno commerciale e materialista” del vintage sta nella storia legata alle persone, tutti quelli che hanno piu di 30 anni oggi possono identificare questi oggetti come parte della loro vita, di momenti belli e brutti ma pur sempre da ricordare. Senza contare la nostalgia che hanno alcuni per queste epoche passate che rispetto al giorno attuale racchiudono valori senz’ altro diversi e per certi versi migiori. Si parte dai vestiti, si arriva agli accessori connessi a questi, fino ad arrivare a libri, dischi in vinile, giochi e fumetti dal topolino fino a diabolik.
Tutto ciò che rientra in questo “catalogo” ha un fascino particolare, che sta tornando molto in voga negli ultimi anni, fino a diventare vera e propria moda. Oltre al loro proverbiale fascino, questi oggetti sono la base su cui si è fondato lo stile moderno.

ENRICA MASSEI



Occhiale anni '80 Enrica Massei grigio perla  misura 54[]18
Sfila prima con la casa di moda torinese Sanlorenzo dal 1968 al '76, per poi mettersi in proprio nel '77 come Enrica Massei.
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martedì 8 febbraio 2011

Genny





Genny una firma prestigiosa per questa montatura unica ... tutta incastonata in madreperla  misura 56 [] 18
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Genny nasce come marchio con il quale Arnaldo Girombelli produceva abbigliamento femminile (inizialmente gonne e camicette) all'interno della propria boutique ad Ancona nel 1961.[1] Il successo del marchio, e l'interesse della clientela intorno alla produzione artiginale di Girombelli è tale che l'imprenditore chiama ad affiancarlo nel 1976, la stilista, e sua futura moglie, Donatella Ronchi, che alla morte dell'uomo, nel 1980, prenderà il suo posto alla direzione della griffe.[1]
Nel 1968 viene aperto il primo stabilimento del marchio, e nel 1973 verrà assunto in forze all'azienda lo stilista Gianni Versace, che continuerà a lavorare per l'azienda fino all'inizio degli anni novanta[1], creando, tra le altre, la linea "giovane" Byblos, che, nata nel 1973, dal 1983 diverrà un marchio indipendente.[2] Versace sarà soltanto il primo di una lunga serie di stilisti che debutteranno nell'azienda per poi intraprendere fortunatissime carriere in proprio, come Claude Montana, Keith Varty, Alan Cleaver, Dolce e Gabbana, Christian Lacroix, Rebecca Moses, John Bartlett, Richard Tyler e Josephus Thimister.[1]
Nel 1984 Donatella Ronchi viene invitata alla Casa Bianca, in occasione della manifestazione Princesse Grace Foundation, tenutasi a Washington, dove presenta la propria collezione.[3] Si tratta della prima volta che una casa di moda italiana ha una opportunità così prestigiosa, che permette all'azienda nel 1987 di essere scelta come in rappresentanza dell'Italia a New York, in occasione delle celebrazioni Colombiane.[3] Nello stesso anno la Ronchi viene insignita del titolo di commendatore al Merito della Repubblica.[3]
Sempre nel 1987, sotto la guida di Donatella Ronchi, e del figlio Leonardo Girombelli, Genny diventa una holding finanziaria[1], e la presenza del marchio sul mercato estero diventa più importante. In effetti già da metà anni novanta, il marchio Genny è distribuito in America, Europa, Giappone e Asia[2], mentre la produzione si è allargata ai Profumi, agli accessori, agli occhiali ed alle scarpe.[2]
Nel giugno 2001, Genny entra a far parte del gruppo Prada, con un accordo che permetta alla famiglia Girombelli di mantenere il proprio ruolo di direzione del marchio e garantendo l'attuale livello di occupazione.[1] Nel settembre 2002 viene assunto come nuovo stilista del marchio il trentasettenne Francisco Rosaf.[1]

Aldo Navarro 1960



Occhiale anni '60 di Aldo Navarro Bianco Zebrato  PEZZO UNICO  in tutta Europa
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Fiorucci





Fiorucci anni '50 BELLISSIMO color corda misura 48 [] 18
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Fiorucci è un'azienda di abbigliamento alla moda italiana, fondata a Milano da Elio Fiorucci il 31 maggio 1967, data di inaugurazione del primo negozio a Milano nella Galleria Passarella, con la partecipazione, tra gli altri, di Adriano Celentano.
La sede degli uffici dell'azienda era San Donato Milanese, non molto distante dal capoluogo lombardo. Il marchio ufficiale di Fiorucci era costituito dai volti di due angioletti.
Dopo una grande espansione avvenuta tra gli anni settanta e ottanta, in cui vennero aperti altri negozi in molte metropoli del mondo (tra cui New York e Parigi), l'azienda è stata rilevata nel 1990 dalla Edwin International, società giapponese di abbigliamento, che attualmente ne detiene il marchio, lasciando a Milano soltanto il centro design.